In una domenica caldissima a 40 gradi siamo montati in in sella alle nostre Mountainbike alla scorperta di Laconi e delle sue antiche foreste, che segue gran parte dei tracciati CAI tutti ben battuti e pedalabili ad eccezione di un breve tratto in salita sconnesso e non pedalabile ad inizio itinerario.
Boschi silenziosi dai profumi balsamici, una vera e propria terapia di relax, dove la sensazione di solitudine è solo apparente: il bosco, infatti, è vivo ed è popolato più di quanto si possa immaginare.
Durante il tragitto abbiamo potuto inoltre vedere i Cavalli del Sarcidano e, con un pò di fortuna, anche i Cervi e Cinghiali che abitano questa foresta insieme a numerose altre specie selvatiche.
Una volta raggiunta la foresta si sale al primo punto panoramico , dove è presente una “vedetta forestale”ove è possibile ammirare tutto ciò che ti circonda, le campagne, la foresta e i paesi dei dintorni.
Dopo le soste per le foto, si prosegue ancora per qualche km all’ombra dei lecci della foresta in discesa e dopo un breve tratto su asfalto si torna al punto di partenza.
E dopo la pedalata prende ancora più sapore ha la cucina tipica sarda gustata negli ovile di Giuseppe un pranzo con i pastori che ci ha portato alla scoperta dei sapori più genuini di questa terra antichissima.
Il casu axedu munto dalle pecore di Giuseppe e preparato la mattina con le sue mani apposta per noi, così fresco e leggero che si scioglieva in bocca! Una squisitezza a km0 che non è semplice trovare.
Un pranzo con i sapori e i profumi tipici del nostro menù, a base di salumi, formaggi, pecora bollita – (pecora in cappotto) con patate “patat’a perras“, pasta dei banditi (sugo, olive, mirto e salsiccia secca), pane caratteristico, e il tutto diventato doppiamente gradevole al palato accompagnato dal corposo vino locale, il cannonau dal colore e dal sapore intensi.
Crediamo che la bicicletta sia il mezzo ideale per scoprire un’isola come la Sardegna: agile, economica e amica dell’ambiente, permette di arrivare ovunque, percorrendo anche le strade più impervie, e di scegliere mete sempre nuove e prodotti locali.